Come testimoniato dal Periodico Aziendale CRONACHE RIELLO, che vide la luce nel 1959, la RIELLO è stata un’Azienda pionieristica, poiché ha saputo, anticipando i tempi, farsi interprete di un ruolo che non si limitava alla produzione di reddito ma che è divenuto punto di riferimento per la collettività.
L’intento è stato quello di plasmare l’Impresa come punto di congiunzione ideale tra Azienda – Persone – Territorio, e ciò è avvenuto principalmente attraverso l’affermazione di due principi cardine che l’hanno contraddistinta per anni: il rispetto e la tutela della persona e dell’ambiente.
Per diffonderli e per condividerne la cultura all’interno dell’azienda fu creato un Periodico Aziendale, CRONACHE RIELLO, che per 10 anni fu un punto di raccordo delle iniziative ed un riferimento per tutte le maestranze.
Come testimoniato dal Periodico Aziendale CRONACHE RIELLO, che vide la luce nel 1959, la RIELLO è stata un’Azienda pionieristica, poiché ha saputo, anticipando i tempi, farsi interprete di un ruolo che non si limitava alla produzione di reddito ma che è divenuto punto di riferimento per la collettività.
L’intento è stato quello di plasmare l’Impresa come punto di congiunzione ideale tra Azienda – Persone – Territorio, e ciò è avvenuto principalmente attraverso l’affermazione di due principi cardine che l’hanno contraddistinta per anni: il rispetto e la tutela della persona e dell’ambiente.
Per diffonderli e per condividerne la cultura all’interno dell’azienda fu creato un Periodico Aziendale, CRONACHE RIELLO, che per 10 anni fu un punto di raccordo delle iniziative ed un riferimento per tutte le maestranze.
Una raccolta affascinante, fatta di fascicoli che per una decina d’anni, bimestralmente, hanno diffuso pensieri, informazioni, notizie, cultura e che ha il pregio di conservare tra le sue pagine, tra le sue pieghe, una storia che palpita, che vive ancor oggi, e che trasmette il vissuto di un’epoca così vicina e così distante allo stesso tempo.
Un fascicolo nato con l’intento di narrare le tappe più significative dell’industria, della vita dei propri dipendenti, dentro e fuori lo stabilimento, ma non solo. Le singole rubriche, con temi di carattere generale, hanno una loro personalità, parlano di temi attuali, fanno “cultura” stabilendo un colloquio fra persone diverse che hanno però molto in comune.
Ci piace citarne alcune, tutte curate internamente all’azienda: Etica del Lavoro, Colloquio con i lettori, I Servizi Sociali, Riello Rubrica di psicologia, Mondo del Lavoro, Turismo aziendale, I nostri passatempi, Nella nostra Biblioteca, L’angolo di Eva, Notiziario interno.
L'uomo al centro
Relativamente al rispetto per l’uomo e per l’ambiente, in Riello e nel suo periodico, è difficile creare una gerarchia di temi, valori, iniziative, ma forse il punto di partenza più significativo è l’attenzione dell’azienda alla formazione in senso lato.
Cattura infatti l’importanza e la profondità di pensiero contenute nella rubrica ETICA DEL LAVORO, che contiene insegnamenti, di rilevanza etica e culturale, che ancor oggi conservano tutto il loro valore. Ecco un estratto:
Il senso del dovere: “..Non rinunciare mai alla meravigliosa ed inesauribile vita del pensiero: è la prima forma di lavoro umano. Riflettere, obbligare la mente a lavorare per estenderne il campo e le facoltà; queste sono le pietre miliari del secondo miglio, ma sono al tempo stesso la misura della bontà e della fraternità, in quanto libere forze di comprensione attiva nel mondo. Poiché tutto ciò che si può fare oltre il limite del dovere quotidiano, non può che essere fatto liberamente, ossia per amore….”
Cronache Riello Luglio 1962
Ma il tratto probabilmente più significativo è riferibile alla fondazione della “Scuola Ettore Riello”: un istituto per termotecnici che, a partire dal 1940, ha formato negli anni migliaia di giovani, dai 14 ai 16 anni, avviandoli al mondo del lavoro, creando le condizioni per la crescita e contribuendo allo sviluppo di un vero e proprio “distretto della termotecnica”.
Non meno rilevante è stato l’impegno che l’Azienda ha posto per garantire i più elevati standard di sicurezza all’interno dell’ambiente di lavoro, per comprendere e realizzare le aspettative dei dipendenti e per valorizzare il contributo e le attitudini di ciascuno. E questo ha ancora più rilevanza se si considera il ruolo che l’Azienda ha giocato nello “sdoganare” l’inserimento della donna nel modo del lavoro, integrando la vita famigliare con il suo ingresso nella collettività, accrescendone così valore e dignità.
L’aggregazione aziendale e le pionieristiche attività a supporto del lavoratore e della sua famiglia sono state uno dei punti di forza che, attraverso il senso di appartenenza, “l’affiatamento e la consapevole colleganza” delle maestranze, hanno permesso un così rapido e duraturo successo dell’azienda. Le attività organizzate internamente dall’azienda meritano di essere menzionate:
La tutela dell'ambiente
La salvaguardia dell’ambiente ha rappresentato per RIELLO un punto fondamentale della politica aziendale, e affonda le sue radici nella costante ricerca di equilibrio tre uomo e natura:
Accordo tra uomo e realtà: “…L’equilibrio della natura parla di un’intelligenza vasta e possente che è alla base del creato: l’uomo come essere vivente è costituito da una saggezza che appena affiora nel suo pensiero; ma il pensiero giustamente educato alla contemplazione di ciò che nella natura di continuo rivela lo spirito, può conseguire un meraviglioso accordo con la vita. Il suo lavoro è in piccolo la riproduzione del grande lavoro del cosmo: l’uomo consegue quell’equilibrio che è il fondamento del suo benessere….”
Cronache Riello Aprile 1965
Questa ricerca di equilibrio ha portato il fondatore Pilade Riello ad avviare studi approfonditi che portassero alla migliore combustione possibile e di conseguenza alla minore emissione di particelle inquinanti.
Proprio tali studi, assieme ad un indubbio merito industriale, gli hanno valso, il 3 giugno 1959, la Laurea ad Honorem in Ingegneria Industriale Meccanica conseguita con la tesi di Laurea su: “La combustione automatica della nafta e problemi complementari”.
La fama dei suoi studi sulla combustione varcò anche i confini nazionali tanto che nell’ottobre del 1959 Pilade Riello venne invitato all’International Clean Air Conference di Londra, assieme ai più noti studiosi europei dei problemi sull’inquinamento, a tenere la relazione “Perfetta combustione, condizione essenziale per una diminuzione dell’inquinamento atmosferico”. Un tema che è stato sempre al centro della sua attenzione:
“Ritengo che il problema dello smog, come tutte le questioni più importanti, debba esser risolto alla base e con criteri tali da consentire una effettiva riduzione del fenomeno. E, per ottenere questi risultati, qualunque sia il tipo di combustibile presente sul mercato, io penso che sia indispensabile affrontare, una volta per sempre, la questione della “normalizzazione” (normazione tecnica) degli impianti, cioè del bruciatore, della caldaia, dei sistemi di installazione e dei combustibili da usare.”
Pilade Riello 1959
Proprio allo scopo di affinare, definire e rendere regolamentati per legge i parametri della combustione, istituì a Milano il “Centro Tecnico Antismog”, unico per le sue caratteristiche in Italia, presso il quale vennero installati i più recenti impianti e i più avanzati strumenti di controllo sulla combustione.
Proprio a Milano, presso il “Centro Tecnico Antismog”, si svolse nel 1964 il “Convegno Nazionale contro l’Inquinamento Atmosferico” con l’intento di fare il punto sulla situazione normativa dopo l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dell’atteso disegno di legge contro l’inquinamento, da Riello a lungo auspicato. Allo scopo di approfondire ulteriormente gli studi sulle tecniche di combustione, fu creato il Centro Sperimentale di Cerea, avviando così una intensa attività di ricerca che, affinandosi negli anni, portò all’odierno Centro di Ricerca sulla Combustione di Angiari, uno tra i più importanti al mondo.
Anna Lanza