ALTRE ATTIVITÀ
FABBRICA LAVORAZIONE
MADREPERLA
BEVILACQUA-VALERI
Alla fine dell’800 nasce anche la fabbrica Bevilacqua-Valeri per la lavorazione della madreperla, situata in via Frattini. Si tratta di un’esperienza industriale importante anche perché i due titolari sono personalità di spicco della politica legnaghese: Marino Bevilacqua è stato uno dei più attivi patrioti del Risorgimento, amico personale e finanziatore di Giuseppe Garibaldi, leader dell’ala democratico-radicale del liberalismo cittadino; Romolo Valeri è il “padre” del socialismo a Legnago, in seguito animatore dell’ala riformista del partito. Entrambi ricoprono anche alcuni incarichi amministrativi. Il 90% della manodopera impiegata nella nuova fabbrica è femminile: circa un centinaio sono le donne che varcano ogni giorno i cancelli dello stabilimento, mentre altre cento circa lavoravano a domicilio. Vengono prodotti bottoni in madreperla per abiti femminili, bottoni per camicie da uomo, gemelli per polsini, bottoni doppi per colletti, accessori per borse da donna, disegni vari per intarsio su mobili e tavoli per il gioco della dama, astucci e altri oggetti artistici. L’impiego di molte donne consente, a differenza di quello che accade in altri comuni limitrofi, di ridurre molto la migrazione estiva verso le risaie del vercellese. L’azienda entra in crisi con l’avvento della plastica, materiale sottovalutato dai nuovi dirigenti, che infatti non riescono a riconvertir la produzione. La fabbrica nel 1954 chiude i battenti.
Federico Melotto
CHIODIFICIO MARGONARI
Nel corso dei primi anni del ‘900 nasce la «Società Metallurgica Margonari». Lo stabilimento viene costruito in quella che oggi è via Marconi. L’industria produce chiodi di tutti i tipi, anche per caldaie, misure per falegnami, reticolati, ribattini o chiodi a testa semisferica, carpenteria per ponti. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale l’azienda, come molte altre, viene militarizzata e inizia la produzione di filo spinato per l’esercito. Alla fine della guerra entra in crisi e dopo un ultimo tentativo di farla rimanere in vita da parte degli stessi operai, la fabbrica chiude i battenti. Lo stabilimento viene quindi acquisito dalla «Fabbriche Riunite Ghiaccio e Gasose» di proprietà delle famiglie Frattini e De Stefani.
Federico Melotto
XILOGRAFIA
INTERNAZIONALE
Sempre all’inizio del secolo sorge un’altra attività di prestigio: la “XiIografia Internazionale” il cui fabbricato originale esiste ancora, in Viale dei Tigli, presso quello dei “Bagni Pubbliici”. Nel suo genere si inseriva fra le più quotate Ditte italiane; vi si formavano caratteri e figure per stampa in legno di pero, delle dimensioni il cui realizzo in piombo non trovava più convenienza.
Era dotata di una gamma completa di matrici per vari alfabeti: occidentale, cirillico, arabo. Dopo la guerra cominciarono ad affermarsi le nuove tecnologie di stampa; la vecchia produzione entra in crisi e, piano piano, anche questa attività cessa e I’azienda viene liquidata.
Tratto da “Storia dell’industria Legnaghese“, di Danilo Zanardi – pubblicazione bollettino Rotary Club Legnago,1975. LEGGI QUI